Nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare” (F. Nietzsche)

Ho cominciato a formare persone nel lontano 1993. Ho formato veramente chiunque: cassintegrati, universitari, colleghi psicologi e psicoterapeuti, team aziendali e insegnanti.

Una lunga lista di esperienze che hanno innanzitutto formato me! Mi piace passare le mie conoscenze, perché mi piace incontrare le persone! La ricchezza dell’incontro non ha eguali!

Sono felice come una bambinetta sulla giostra quando riesco a trasformare singole individualità in un gruppo di lavoro, creare coesione, incoraggiare le persone a lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni (team building).

E lo faccio cominciando dal gioco, appunto!

Il gioco ci rivela che bambini siamo stati e che adulti siamo diventati.
E’ uno strumento potente, creativo e divertente che coinvolge la parte più antica di noi, quella che spesso mettiamo a tacere perché è roba da bambini.
Il nostro “piccolo bambino” che pressa ogni singola cellula per liberarsi, poter esprimersi, conoscersi. E’ solo comprendendo il nostro bambino che possiamo avere una lettura chiara di chi davvero siamo . Il gruppo di lavoro rappresenta una ricchezza formidabile di auto esplorazione: nel riflesso dell’altro, nelle sue fragilità e paure possiamo leggere e ri-conoscere le nostre e quando qualcosa che mi appartiene si svela nell’altro, finalmente la vedo, posso valutarla, capire se mi piace essere così, oppure provare a cambiarla!