Cosa si intende per consulenza e a chi si rivolege

Non sempre chi si rivolge ad un terapeuta necessita di una psicoterapia. Spesso le persone hanno difficoltà in ambiti specifici e/o non sono presenti sintomi invalidanti e disturbi clinici di rilievo; l’intervento clinico in questi casi può non evolvere in una psicoterapia vera e propria, ma essere diretto e focalizzato e quindi sostanziarsi in una consulenza o in una terapia di sostegno con tempi e modalità del tutto diversi dalla classica psicoterapia o, in alcuni casi, concludersi con un invio a colleghi con specializzazioni differenti.

In genere decido insieme al paziente, alla coppia o alla famiglia, che tipo di intervento utilizzare, facendo attenzione al bisogno di sostegno espresso ed esplicitando gli obiettivi del lavoro.

Principali fruitori di questo tipo di intervento sono:

  • gli adolescenti in crisi evolutiva;
  • i genitori di grandi e piccoli alle prese con lo sconosciuto e, qualche volta difficile, mestiere di genitore;
  • le coppie (separazione, tradimenti, relazioni conflittuali)
  • le neomamme o le mamme in attesa;
  • le donne in menopausa;
  • vittime di stolker;
  • lavoratori in burnout;
  • vittime di mobbing/bossing.